Vivendo nella società di oggi non si può raggiungere la tranquillità. Forse a volte riusciamo a percepire un’illusione di calma che dura un istante, ma non c’è alcuna ragione per pensare che questa possa persistere.

Nello Zen si spiega chiaramente cosa sia la tranquillità d’animo.

Nel Mumonkan (La porta senza porta) si legge:

“Mentre Bodhidharma era seduto in meditazione di fronte al suo muro di roccia, gli si avvicinò il suo successore, il Secondo Patriarca, e gli rivolse queste parole:

<<Il mio animo è ancora inquieto. La prego di tranquillizzarlo.>>

Bodhidharma gli rispose:

<< Portami il tuo animo e lo tranquillizzerò.>>

<<Maestro, mi sono messo alla ricerca del mio animo, ma non l’ho trovato.>>

<<Davvero? Ecco, ti sei già tranquillizzato>>”

Questo può essere un episodio eloquente per spiegare in cosa possa consistere la tranquillità d’animo per lo Zen.

Si tratta di uno stato mentale libero dalle inquietudini e dai pensieri, che l’essere umano è in grado di abbracciare.

Solo attraverso la consapevolezza espressa dallo Zen, si annullano i tormenti.